Si fa in fretta a dire viaggiatore: basta avere un passaporto pieno di timbri, una certa quantità di soldi e tempo libero. Ma forse manca ancora qualcosa... Non saprei descrivere altrimenti alcune figure che mi capita di tanto in tanto di incontrare nel mio percorso, insieme alle persone valide.
C'è il viaggio-masochista, che non apprezza un viaggio se non corredato da qualche incidente, malattia, privazione o disguido che "gli faccia vivere veramente il paese che visita". E che puntualmente si lamenta se la metropolitana di casa propria tarda 2 minuti sull'orario.
Poi c'è il cerca-rogna. E' una specie rara, ma molto pericolosa per loro stessi e quanti stanno vicino: sono coloro che vogliono fare un viaggio-avventura, dove avventura significa implicitamente qualcosa al confine tra l'incoscienza e la spericolatezza. Fine a se stessa, si badi bene, perché l'importante è vivere per raccontarla. Cicatrici, ossa rotte o lividi da manganellate fanno parte del corredo.
Abbastanza comune è il viaggio-modaiolo, colui che viaggia solo in luoghi benedetti da un turismo più o meno elitario purché provenienti da una cerchia di persone che ritiene numericamente e ufficialmente degne. A casa non smette di tessere le lodi sul servizio in camera degli alberghi e delle sontuose serate, senza far capire dove sia realmente andato.
Infine, comunissimo, c'è il io-voglio-stare-a-casa, che starebbe volentieri a casa propria se il partner/genitori/ganci vari non lo costringessero altrimenti. Perennemente insoddisfatto, appena può va in un internet cafè, una discoteca (che sono tutte uguali in tutto il globo) o tampina l'altro sesso. Il resto, se è spettacolare lo guarda, altrimenti niente.
Se viaggiare è capire, allora si può, si deve viaggiare a casa propria, in poltrona, a letto, sulla sdraio, e non alludo alla assunzione casalinga di sostanze psicotrope. Alludo alla lettura, alla frequentazione di siti internet, alle chiacchiere con persone informate. A questo scopo è dedicata la sezione ioleggo. E visto che viaggiare è pure divertirsi, fare anche molta ironia....e divertirsi appunto. Sono sempre disponibile a commenti e proposte a riguardo, se vi va scrivetemi.
Se volete subito passare alle letture consigliate, passate al link Indicazioni per l'uso.
E non mi dite che viaggiare significa solo andare all'estero: io ho viaggiato a Roma solo dopo aver conosciuto personalmente diversi romani, non prima. E' un vero peccato che prima abbia fatto solo il turista...
Citando dall'articolo: "Questi dèmoni vogliono colpire al cuore il nostro stile di vita fondato sul movimento: aerei, treni, alberghi, villaggi vacanze. Sognano un mondo immobile e diviso da muraglie e fili spinati. E allora viva la massificazione. Tra i tanti nefasti effetti del terrorismo c'è anche questo, certo meno tragico ma tutt'altro che indolore: potremmo perdere il gusto e il coraggio di essere differenti minoritari, anticonformisti. E trovare accettabili perfino i videofonini e le pelliccerie nelle isole greche."
Anche se non sono completamente d'accordo con la tesi proposta dall'autore, viene colto un aspetto secondo me essenziale, quello della diversità. Quale è la molla positiva che mi spinge ad esempio ad andare in Indonesia? Proprio la benedetta diversità. Vado per conoscere qualcosa di diverso e poco conosciuto per imparare qualcosa. E' importante dire anche che imparare non implica importare tali e quali usi e costumi di paesi lontani, ma filtrare attraverso la propria cultura quella degli altri e tenere quanto vi è di buono. E' vero anche il contrario, quindi cerchiamo di non imporre il nostro modello sugli altri, e tanto meno le nostre odiose abitudini tipo quella di essere sempre ed in ogni momento reperibili con il cellulare. Proprio per mantenere quel patrimonio invisibile ma non meno importante della diversità culturale.
E poi non vorrei trovare un giorno nel Sole 24 Ore un articolo del tipo "E' crisi di settore nel turismo extranazionale: perso il 20% del fatturato aggregato. La causa principale sembra essere la disaffezione del turista verso molte delle mete più note. Interpellati, i turisti si lamentano del fatto che a parte il clima, le palme e la sabbia, poco cambia da una località di villeggiatura alla propria città. Troppo poco per giustificare il prezzo del viaggio."
Un viaggio può iniziare molto tempo prima della partenza fisica, nella propria mente, si può approfondire durante il percorso, ed infine continuare anche dopo il ritorno. E' per questo motivi che i libri che indico qui, portano nella recensione la validità dell'utilizzo: prima, durante e/o dopo. Premetto che non ho alcun legame con autori ed editori, e che li ho letti tutti.
Dove ho potuto verificare di persona la bontà delle tesi riportate (se ho visitato i luoghi in questione e/o conosciuto persone di quella origine) seguirà il simbolo ®.
Vai all'inizio della pagina o ritorna alla home pageAfganistan |
Siamo nel 1939, ed una donna che viaggia fa notizia già da sè. Se poi la meta del viaggio è l'Afganistan partendo dalla Turchia, allora si capisce subito di che pasta sia questa donna. Una persona così non può fare o scrivere qualcosa di comune, e questo libro senza dubbio non è banale, anche se ovviamente risente della cultura del tempo. Del resto in certe zone del mondo le cose non sono affatto cambiate dal 1939 ad oggi, nemmeno in Turchia debbo dire. La letteratura di viaggio al femminile è molto rara: questo libro è un buon punto da dove iniziare. Buono prima.
Il libraio di Kabul - Asne Seierstad - Superpocket (ISBN 88-462-0818-8)Il racconto in forma romanzata di tre mesi di permanenza presso una famiglia afgana benestante di una giornalista norvegese. Il tutto nell'immediato dopoguerra di liberazione talebana. Uno spaccato crudo, senza concessioni ma onesto su come sia strutturata la società afgana, di come sia la condizione femminile nel pase mussulmano più conservatore. Bello anche se tragico. Utile prima.
Cina |
E' un romanzo biografico, ma è una via di mezzo tra un libro di storia ed un documentario sulla Cina. Racconta la storia di una famiglia da parte materna, una nonna, una madre e la figlia che è l'autrice, dalla Cina imperiale a quella maoista. Toccante e rivelatore, ideale dopo perché aiuta a capire meglio un paese così culturalmente lontano. Così lontano che per quanto si possa studiare prima, si rimane sempre troppo indietro ®.
Il fiume al centro del mondo - Simon Winchester - Neri Pozza (ISBN 88-7305-843-4)Un giornalista inglese viaggia lungo lo Yangtze, il lungo (6300 Km) ed a volte maestoso fiume della Cina, dai margini del Tibet fino al mare cinese orientale. Non è un viaggio convenzionale, ma nemmeno l'autore del resto è un tipo convenzionale. Aderente alla tradizione anglosassone di rigore ed oggettività, ma senza tralasciare il risvolto umano, solo rendendo chiara la differenza tra l'uno e l'altro. A volte in modo magistrale. Descrive benissimo la Cina di allora (primi anni novanta), a tratti lavoro giornalistico, a tratti romanzo. Lo leggete voi, lo vivremo noi? Ottimo prima o dopo.
Giorni Cinesi - Angela Terzani Staude - TEA (ISBN 88-502-0227-X)E' un diario di quattro anni di vita a Pechino, l'autrice è la moglie del noto Tiziano Terzani recentemente deceduto, oltre che madre di due figli in un contesto così particolare. E' proprio per il ruolo di moglie e madre a Pechino degli anni '80, che rende questo libro e la storia che c'è dietro così unico ed interessante. Inoltre il punto di vista femminile nei libri di viaggi non è molto frequente e secondo me, sempre stimolante. Utile prima e dopo ®.
Cuba |
Parlare di Cuba in modo obbiettivo è impossibile, data la sua controversa situazione politica. Inoltre il numero di voci critiche sovrasta quelle a favore: lungi da me simpatizzare per una dittatura, anche se quella cubana è di gran lunga la meno peggio, la vertià non sta da una parte o l'altra. Ho scelto quindi un testo volutamente filocastrista, dove si racconta con precisione gli accadimenti relativi ad uno dei tentativi di destabilizzare il regime da parte di gruppi foraggiati da potente vicino. Buono per leggere e capire criticamente. Va bene prima ®.
India |
Come dice il titolo, è un libro di Storia. Non è però troppo pesante od inutilmente particolareggiato, ma rigoroso più che abbastanza per dare le basi a chi vuole cercare di capire una nazione ed una cultura non facili da digerire ai nostri occhi. Ottimo prima per prepararsi culturalmente, e cercare di capire come mai si sia arrivati dove l'India è tutt'ora. Ed indicarci dove potrà andare in futuro ®.
Vai all'inizio della pagina o ritorna alla home pageLibia |
E' un bellissimo diario di viaggio di uno dei più noti e validi esploratori italiani, nonché un valido scienziato scomparso non molto tempo fa. L'autore racconta le sue spedizioni in Libia e nel deserto libico per conto dell'allora regime fascista. Storico, acuto, illuminante nelle sue descrizioni, per niente agiografico nei confronti della allora colonia italiana, descrive una Libia che in parte ho ritrovato pure io nel 2002. Bello prima e dopo. Come tutte le cose belle, questo libro è introvabile, dato che si acquista solo in Libia, a Tripoli, nel negozio del suo editore ®.
Vai all'inizio della pagina o ritorna alla home pageMessico |
E' una raccolta di episodi e storie distinti, molto ben scritta e molto ben documentata e "vissuta". E' molto raro trovare un libro del genere, spesso quelli ben scritti sono semplicemente dei bei quadretti ma asettici e distanti, oppure troppo particolari e legati a situazioni contingenti. Il fatto che si raccolgano molte piccole esperienze distinte aiuta molto in questo senso. Senza dubbio l'autore è una persona colta, raffinata ma mai pesante od autocelebrativa. Ideale prima, durante e dopo ®.
Vai all'inizio della pagina o ritorna alla home pageMiscellanea |
E' il racconto del primo viaggio della vita di Dominique Lapierre a 19 anni, da Parigi al Messico, dagli USA al Canada e ritorno. L'autore, che sarebbe diventato famoso con il libro "Città della gioia" non solo fa il suo primo viaggio ma scrive anche il suo primo libro. Pur con tutte le ingenuità normali di un ragazzo diciannovenne, il libro è godibile e spiega bene cosa si riesca a fare quando si è determinati. Utile prima ®.
Un indovino mi disse - Tiziano Terzani - TEA (ISBN 88-7818-438-1)Della numerosa produzione di Terzani, questo è uno di quelli che mi piace di più. Perché non racconto "solo" di un viaggio nel cuore dell'oriente (Birmania, Laos, Cambogia, Vietnam..) ma anche di un viaggio dentro sé stesso. Per una volta, l'autore lascia da parte la vena giornalistica e politica per rendere palese la sua interiorità. Due viaggi che si accavallano l'uno sull'altro. Con risultati diversi ed interessanti. E più ricchi di un "comune" libro di viaggi. E' uno dei motivi percui rimpiango l'autore, recentemente deceduto. Perché prima si è viaggiatori dentro, poi ci si mette per strada. Ottimo prima.
Ebano - Ryszard Kapuscinski- Feltrinelli (ISBN 88-07-81706-3)I racconti di un giornalista viaggiatore. Un polacco emigrato in Africa, prima per lavoro, poi per passione. Tagliente, impietoso ma rispettoso della cultura e specialmente delle genti africane, il libro si compone di diverse storie, tutte rigorosamente di "cronaca", relative alle vicissitudini di stati come la Liberia, il Niger, l'Uganda, il Ghana ed altri ancora. Rivelatorio di come sia la vita politica e non, ed una spiegazione di come mai in tutti questi anni le cose non sono realmente cambiate. Ottimo prima o dopo.
Vai all'inizio della pagina o ritorna alla home pageNon luoghi |
Un cinico viaggio nel giornalismo di viaggio. Il giornalismo in generale è molto cinico, dato che per buona parte un giornalista scrive ciò che il datore di lavoro vuole che scriva e non quello che pensa. Tutto ciò è normale. Meno normale e secondo me meritorio, il fatto che lo si illustri e se ne parli apertamente, visto che ci si guarda bene da scoprire troppo le carte e farsi un brutto nome nel ridottissimo mercato editoriale italiano. I tempi non sono cambiati dagli anni che vengono illustrati qui (1982-2000), quindi vale una lettura. Qualche episodio realmente bello e poetico in più non avrebbe stonato, comunque... Ottimo prima ®.
Kitchen Confidential - Anthony Bourdain - Feltrinelli (ISBN 88-07-81868-X)Un fantastico viaggio autobiografico nelle cucine dei ristoranti di alta classe. Questo libro è utile per demistificare l'aura di sacralità che circonda locali che fanno pagare cifre assurde per una cena, oltre che per dimostrare quanto sia importante in qualsiasi cultura il cibo ed i modi per prepararlo e gustarlo, a New York come in Guatemala. Pur essendo specificatamente legato alla realtà americana, molte cose, sia pure in modo meno esasperato, sono trasportabili pure qui. Faccio mio e vostro un suo consiglio: non andate mai al ristorante il lunedì. Ottimo prima ®.
La ragazza sull'albero - Julia Butterfly Hill - Corbaccio (ISBN 88-7972-435-5)Correva l'anno 1997, mese di Dicembre, e Julia decide per protesta contro la decisione di abbattere una foresta di sequoie giganti di arrampicarsi su una, ribattezzata Luna, e viverci fino a quando l'abbattimento non verrà annullato. Ci vorranno quasi due anni!. Non è una storia inventata ma una realtà, che grazie ad internet sono stato tra i primi in Italia a conoscere ed ad ammirare. Il libro non è un testo di ecologismo militante, ma un grande atto di amore e coraggio. E' poesia e cronaca. Da quella posizione si vedono cose uniche. Anche noi dovremmo salirci, od almeno tentare seriamente di farlo. Splendido prima.
Vai all'inizio della pagina o ritorna alla home pageSpagna |
Questo libro è dedicato al racconto ed alla conseguente scoperta di itinerari culturali dell'autore, uno scrittore di una certa notorietà. Quindi un libro non tanto di descrizione di itinerari ed esperienze di viaggio, quanto di emozioni e percorsi squisitamente legati alla cultura spagnola. Non deve stupire il fatto che uno scrittore olandese si interessi di un paese così lontano culturalmente come la Spagna: anzi, forse proprio per questo motivo ci riesce meglio. Dedicato a chi è sensibile alla cultura. Buono dopo ®.
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